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Associazione Laima

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Associazione Laimahttp://www.associazionelaima.it Indagare, promuovere, diffondereTue, 04 Sep 2018 09:30:44 +0000it-IThourly1https://wordpress.org/?v=4.5.
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Associazione Laima
Vedi lo statuto dell’associazione.
Statuto
26 set- Cerchia delle Lune e Trasmissione della Pratica delle Dakini con Morena Luciani Russo
26 set- Cerchia delle Lune e Trasmissione della Pratica delle Dakini con Morena Luciani Russo
Gemu, la Dea Montagna del Popolo Mosuo
Gemu, la Dea Montagna del Popolo Mosuo
La Forza delle Donne tra Cerchi e Tamburi, articolo del Corriere della Sera
La Forza delle Donne tra Cerchi e Tamburi, articolo del Corriere della Sera
Intervista a Luciana Percovich su Radio Tre
Intervista a Luciana Percovich su Radio Tre
27 giu, Cerimonia di Luna Piena con Morena Luciani Russo
27 giu, Cerimonia di Luna Piena con Morena Luciani Russo
18 apr, Torino- Cerchia delle Lune
18 apr, Torino- Cerchia delle Lune

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Associazione Laima http://www.associazionelaima.it Indagare, promuovere, diffondere Tue, 04 Sep 2018 09:30:44 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.5.15 26 set- Cerchia delle Lune e Trasmissione della Pratica delle Dakini con Morena Luciani Russo http://www.associazionelaima.it/26-set-cerchia-delle-lune-e-trasmissione-della-pratica-delle-dakini-con-morena-luciani-russo/ http://www.associazionelaima.it/26-set-cerchia-delle-lune-e-trasmissione-della-pratica-delle-dakini-con-morena-luciani-russo/#respond Tue, 04 Sep 2018 08:51:47 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5437 Karma-Guen-Red-Dakini-Spain-June-2004 La Cerchia delle Lune di Associazione Laima e Morena Luciani Russo vi invitano alla trasmissione annuale della pratica delle 5 dakini secondo il metodo di Vicki Noble, pratica con la quale apriamo ogni cerchio mensile. Dakini è una parola sanscrita intercambiabile con il termine tibetano Khandro, che significa “donne che volano” o “donne che si muovono nello spazio” . Le Dakini sono molteplici icone di libertà femminile e ognuna di esse rappresenta la mente universale “in azione”. La Dakini è colei che è capace di distruggere i nostri schemi e liberarci dai blocchi che opprimono la nostra esistenza. Alcune Dakini sono divinità, altre prendono forma in corpi umani femminili al fine di liberare gli esseri che si sono persi nella confusione della vita in questo mondo. In questo incontro verrà trasmessa la meditazione delle 5 Dakini, antica pratica del Buddhismo tibetano, rielaborata da Vicki Noble, che la definisce come “Un mandala per la salute e l’integrità, uno sciamanico “recupero dell’anima” in cui riportiamo a noi stesse quelle parti che sono andate perdute attraverso la distrazione, la dissipazione, la pigrizia, l’ansia, la rabbia, le interferenze negative o la violazione…” L’incontro è aperto a tutte, a chi conosce la pratica e a chi è desiderosa di prenderla e portarla per la prima volta nella propria vita. Alle donne che l’hanno già ricevuta verrà richiesto di raccontare la propria esperienza dalla trasmissione ad oggi. A tutte le partecipanti è richiesto di vestirsi scegliendo uno tra i cinque colori: blu, giallo, rosso, verde, bianco Materiale da portare tappetino/coperta e cuscino per stare a terra una campanella una mala (rosario di 108 perline) 5 candele nei cinque colori blu, giallo, rosso, verde, bianco un telo bello dove appoggiare la pratica cinque nastrini nei cinque colori blu, giallo, rosso, verde, bianco un rametto o una bacchetta di legno alcuni fiori cibo e bevande da condividere tamburi, sonagli, cavigliere se si possiedono INFO E PRENOTAZIONI DOVE: CIRCOLO GARIBALDI VIA PIETRO GIURIA 56, TORINO VI CHIEDIAMO DI ARRIVARE ALLE H.20 CON PUNTUALITA’ per rispettare i tempi della sala e per permettere il ritorno in metro a chi non viene in auto.   Per iscrizioni scrivere QUI compilando il form. Attenzione, inserire un indirizzo e-mail esatto se no sarà impossibile rispondere. CONTRIBUTO Contributo libero, consigliato 10 euro SCADENZA ISCRIZIONI 20 SETTEMBRE   Morena Luciani Russo Morena Luciani Russo è artista rituale, suonatrice di tamburo e ricercatrice del sacro femminile, maggiori info QUI   [Edit] «Intervista a Luciana Percovich su Radio Tre»La Forza delle Donne tra Cerchi e Tamburi, articolo del Corriere della Sera ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER Iscriviti subito! CONVEGNI LAIMA > vai al sito dedicato Articoli recenti Gemu, la Dea Montagna del Popolo Mosuo La Forza delle Donne tra Cerchi e Tamburi, articolo del Corriere della Sera 27 giu, Cerimonia di Luna Piena con Morena Luciani Russo Intervista a Luciana Percovich su Radio Tre 18 apr, Torino- Cerchia delle Lune 4 Mag, Torino-La Signora del Cosmo e i simboli di bellezza femminile. Conferenza con Luisella Veroli Donazione Per fare una donazione puoi usare paypal, cliccando il bottone sotto oppure facendo un versamento tramite bonifico inviando una mail tramite la pagina CONTATTI, GRAZIE! ]]> http://www.associazionelaima.it/26-set-cerchia-delle-lune-e-trasmissione-della-pratica-delle-dakini-con-morena-luciani-russo/feed/ 0 Gemu, la Dea Montagna del Popolo Mosuo http://www.associazionelaima.it/gemu-la-dea-montagna-del-popolo-mosuo/ http://www.associazionelaima.it/gemu-la-dea-montagna-del-popolo-mosuo/#respond Tue, 04 Sep 2018 08:17:26 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5418 ARTICOLO DI STEFANIA RENDA  Gemu, la dea montagna. Luoshui, 2015 Gemu (1) , la dea montagna, si erge maestosa specchiandosi sulle acque del lago madre, veglia e protegge il suo popolo, i raccolti, ed in particolare le donne in gravidanza. Un giorno una zia Mosuo (Moso o Na) mi ha chiesto quando avessi intenzione di avere dei figli; le ho confidato il mio timore di non riuscire ad averne a causa di un problema di salute, ma lei mi ha rincuorata dicendomi: “non preoccuparti, pregherò la dea Gemu affinché tu possa avere dei figli e, quando sarà il momento, andremo in pellegrinaggio da lei”. Ogni anno, il venticinquesimo giorno del settimo mese lunare, che quest’anno coincide con il quattro settembre, i Mosuo dello Yunnan (2) si recano in pellegrinaggio sulle pendici della montagna sacra per offrirle doni, ardere rami di pino e appendere le bandierine di preghiera lamaiste sugli alberi e intorno all’ “altare” della dea. Preghiera sulle pendici della montagna sacra. Essi celebrano gioiosamente questo giorno di festa con canti e danze, cucinando all’aperto tra una tazza di tè al burro e l’altra. Sembra che la festa della dea della montagna sia anche un buon momento per i giovani e le giovani Mosuo per fare nuovi incontri. Dal 2013, l’associazione culturale per la salvaguardia della cultura Mosuo ha voluto arricchire questo evento, organizzando competizioni di danza e di canto tra i vari villaggi Mosuo dello Yunnan. Da quest’anno inoltre, la festa della dea Gemu è stata riconosciuta come festività ufficiale dal governo locale (3) , che ha concesso alcuni giorni di vacanza alle scuole e agli uffici governativi. Un’iniziativa, questa, che riconosce -finalmente- l’importanza della cultura e delle tradizioni Mosuo a livello istituzionale e che pertanto, è stata molto apprezzata dai locali. La società matriarcale dei Mosuo, al contrario delle altre minoranze etniche vicine, come i Naxi e gli Yi, che nel tempo hanno abbracciato usanze patriarcali, ha continuato nei secoli ad onorare e rispettare le donne e la natura, di cui Gemu, dea creatrice e distruttrice (4), ne è la manifestazione più potente ed evocativa. Il culto della dea Gemu è uno dei più antichi tramandati di generazione in generazione, ed è giunto sino ai nostri giorni non senza subire delle trasformazioni. È risaputo infatti che la cultura è un processo in fieri, in grado di adattarsi e mutare nel tempo, e i sistemi di credenze, essendo anch’essi un elemento culturale, non sono da meno. Ebbene, quando i monaci tibetani arrivarono al lago Lugu intorno alla fine del 1300, furono accolti da un popolo che da millenni aveva un proprio sistema di credenze nativo, quello daba (5) , di cui Gemu era la divinità femminile più importante. I monaci tibetani, nell’intento di convertire i Mosuo al nuovo culto, sono dovuti scendere a compromessi con gli sciamani daba, con il risultato che, non solo il culto nativo e il lamaismo vengono tuttora praticati entrambi, ma la dea Gemu è addirittura entrata a far parte del pantheon lamaista locale. Iconografia classica della dea Gemu. Dipinto e foto di He Zhengming, 2015 La ritroviamo infatti raffigurata in vari templi nell’area del lago Lugu, rappresentata come una giovane donna Mosuo su un cavallo bianco, che tiene nella mano sinistra un fiore di rododendro (6) , che cresce copioso sulle sue pendici, e nella destra un flauto in legno, strumento che tradizionalmente accompagna le danze Mosuo. Anche i miti e le leggende più o meno recenti sulla dea della montagna sono molteplici. Uno in particolare narra di come la dea si sia “guadagnata” un posto nel pantheon lamaista recandosi di persona a Lhasa; altri miti narrano le vicissitudini tra la dea e i suoi amanti; un altro ancora che la dea Gemu fosse una bella e abile ragazza Mosuo, rapita dal dio del cielo che si era invaghito di lei ma che, agitato dalle urla della ragazza durante il rapimento, la lasciò precipitare sulla vetta della montagna nella quale tuttora risiede e, da dove, continua a proteggere il suo popolo. Si dice infatti che prima di una violenta tempesta, la dea si trasformi in una grande nuvola adornando la vetta della montagna per avvertire dell’imminente pericolo (Gatusa, 2011:54). La montagna, personificazione della dea Gemu, viene così lodata in un antico canto (7) daba: Bellissima dea Gemu, di cosa è fatto il cuscino dove siede? La piana di Yongning le fa da cuscino. Bellissima dea Gemu, di cos’è fatto il suo specchio? Le acque del lago Lugu le fanno da specchio. Bellissima dea Gemu, di cos’è fatto il suo foulard? Le nuvole rosee sono il suo foulard. Bellissima dea Gemu, di cosa son fatte le sue trecce? Di rami di pino e cipresso son fatte le sue trecce. Bellissima dea Gemu, di cosa è fatto il suo rosario? Il suo rosario è fatto di stelle. Bellissima dea Gemu, di cosa son fatte le sue sopracciglia? Gli strati rocciosi sono le sue sopracciglia. Bellissima dea Gemu, di cosa son fatti i suoi capelli? I suoi capelli son fatti di lunghi rami di cipresso. La gente dice che le stelle del cielo son belle, ma non saranno mai belle quanto la dea Gemu. L’artista mosuo He Zhengming ha recentemente rivisitato la classica iconografia della dea in chiave contemporanea. Nel suo dipinto ad olio, al centro domina la figura della dea che volge lo sguardo preoccupato verso il villaggio ai suoi piedi, mentre sopra di lei un aereo sfreccia alto nel cielo. Quest’ultimo particolare simboleggia non solo l’apertura dell’aeroporto sito a 45 Km dal lago Lugu, ma anche le conseguenze economiche, ecologiche, sociali e culturali che derivano dall’apertura di quest’area al mercato turistico. Che la dea Gemu continui a proteggere i Mosuo, ad ispirare i loro pensieri e le loro azioni e quelli di chi li governa, affinché possano compiere delle scelte responsabili e consapevoli, nel rispetto e nella salvaguardia di questa cultura millenaria. La preoccupazione della dea Gemu. Dipinto e foto di He Zhengming, 2018. Note (1) Gemu (格姆) è la trascrizione in cinese del nome Mosuo che indica la dea della montagna. La pronuncia della ‘g’ è dura, mentre la vocale che la segue è una semichiusa posteriore vicina ad una ‘o’ (/kɤ˧mv̩˧˥/ si veda Michaud, 2018 :107). La lingua Mosuo non ha una forma scritta, ma si trasmette solo oralmente e, per trascrivere i nomi propri o comuni nella loro lingua madre, i Mosuo stessi al giorno d’oggi usano il cinese mandarino, ad. es.: ‘zio’ (阿五, awu), ‘zia’ (阿姐, ajie). (2) I Mosuo del Sichuan invece, per decisione del governo locale, da diversi anni celebrano la festa della dea Gemu dieci giorni prima. (3) La zona del lago Lugu dello Yunnan è amministrata a livello locale dalla contea autonoma della minoranza etnica Yi di Ninglang. (4) Tutti i miei interlocutori mi hanno riferito che qualora i Mosuo non rispettassero e onorassero la dea Gemu, non solo perderebbero la sua protezione, ma gravi disgrazie come siccità, inondazioni e terremoti, potrebbero colpirli a causa della potenza distruttrice della dea. (5) Daba è il termine usato dai nativi sia per appellare la propria “religione” che gli sciamani. Il sistema di credenze daba è basato sulla venerazione degli spiriti della natura e dei propri antenati e antenate. (6)  A volte nella mano sinistra la dea Gemu tiene un piccolo tridente. (7) Il canto è stato tradotto in lingua cinese dallo studioso Mosuo Lamu Gatusa, ed io l’ho tradotto in italiano dalla sua versione (si veda Gatusa 1990). Foto e testo © Stefania Renda.  Ai sensi della legge legge 248/00 il presente materiale può essere utilizzato solo citando l’autrice e la fonte. Bibliografia essenziale Gatusa, Lamu 1990, 云南摩梭人民间文学集成 [Yunnan Mosuo Ren Minjian Wenxue Jicheng/ A Collection of Yunnan Mosuo People’s Folk Literature], Pechino, 中国民间文艺出版社[Zhongguo Minjian Wenyi Chubanshi/Chinese Folk Literature Publishing House], pp. 322-323. 2005, Matriarchal Marriage Patterns of the Mosuo People of China, San Marcos, Texas http://www.second-congress-matriarchal-studies.com/gatusa.html (consultato il 20/08/2018). 2011, A Mosuo story from Lugu Lake, in The Columbia scrapbook of Chinese folk and popular literature, New York, Columbia university Press, pp. 53-55. Alexis Michaud 2018, Na (Mosuo)-English-Chinese dictionary. This is version 1.2 of the dictionary. <halshs-01204638v3>, pp. 107. Rosati Freeman, Francesca 2010, Benvenuti nel paese delle donne, Roma, XL edizioni Sas. 2015, Gammu- Montagna Dea Madre, http://www.francescarosatifreeman.com/ita/lib.html#gammu2 (consultato il 20/08/2018). Shih, Chuan-Kang 2010, Quest for Harmony: The Moso Traditions of Sexual Union & Family Life, Stanford, Stanford University Press, pp. 241-260. ********************************************************* Stefania Renda è dottoranda in antropologia ed etnologia presso la Yunnan Minzu University di Kunming (RPC). ]]> http://www.associazionelaima.it/gemu-la-dea-montagna-del-popolo-mosuo/feed/ 0 La Forza delle Donne tra Cerchi e Tamburi, articolo del Corriere della Sera http://www.associazionelaima.it/la-forza-delle-donne-tra-cerchi-e-tamburi/ http://www.associazionelaima.it/la-forza-delle-donne-tra-cerchi-e-tamburi/#respond Mon, 06 Aug 2018 08:43:22 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5400 Intervista del Corriere della Sera ad Associazione Laima, a cura di Dario Basile. Articolo pubblicato il 23 Luglio 2018. Siamo felici di questa intervista, un po’ meno del riquadro in basso pubblicato dalla redazione del Corriere, che non tiene conto delle nostre ricerche ed esperienze e utilizza la solita definizione di “MATRIARCATO” come speculare a “PATRIARCATO”, quindi “dominio delle donne”. Daniela Degan ha pubblicato questo articolo su COMUNE INFO, che spiega bene la nostra posizione. Ci auguriamo che la lettura possa esservi utile! Clicca sulla foto per scaricare il PDF.   ]]> http://www.associazionelaima.it/la-forza-delle-donne-tra-cerchi-e-tamburi/feed/ 0 Intervista a Luciana Percovich su Radio Tre http://www.associazionelaima.it/intervista-a-luciana-percovich-su-radio-tre/ http://www.associazionelaima.it/intervista-a-luciana-percovich-su-radio-tre/#respond Fri, 08 Jun 2018 09:26:32 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5328 Luciana Percovich Potete ascoltare qui l’intervista a Luciana Percovich durante la trasmissione “Uomini e Profeti” di Radio Tre, in merito al tema dell’antichità matriarcale e della sessualità sacra. http://www.associazionelaima.it/wp-content/uploads/2018/04/LucianaPercovich-Radio3.mp3 ]]> http://www.associazionelaima.it/intervista-a-luciana-percovich-su-radio-tre/feed/ 0 27 giu, Cerimonia di Luna Piena con Morena Luciani Russo http://www.associazionelaima.it/27-giu-cerimonia-di-luna-piena-con-morena-luciani-russo/ http://www.associazionelaima.it/27-giu-cerimonia-di-luna-piena-con-morena-luciani-russo/#respond Thu, 07 Jun 2018 09:35:12 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5390   La luce della Luna Piena ha effetti importantissimi sul corpo fisico e sottile delle donne. Viviamo poco all’aria aperta e rare sono le notti in cui possiamo ricevere i benefici del bagno di Luna, per armonizzarci con i cicli cosmici, purificarci dalle energie faticose del quotidiano e ricaricarci nella profondità del nostro utero. Per celebrare la prima Luna Piena d’estate ci ritroviamo con Morena Luciani Russo e la Cerchia delle Lune di Laima, in Val di Susa, a Celle, frazione di Caprie. Saluteremo la Signora dal Guscio Bianco all’aperto, con una cerimonia dedicata alle acque e alle erbe solstiziali. Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno accenderemo un fuoco.  Portiamo tamburo o sonaglio, cibo e bevande da condividere ( bicchiere, piatto e posate da casa, per evitare gli usa e getta). La lista del materiale da preparare per la cerimonia verrà fornita al momento dell’iscrizione. Ritrovo alle 19.30 all’uscita dell’autostrada Avigliana Ovest. Verranno organizzati dei car sharing da Torino. Celle dista a circa 40 minuti da Torino, facilmente raggiungibile con l’autostrada Torino-Bardonecchia.   Contributo libero, consigliato 10 euro. PRENOTAZIONI INVIANDO UNA MAIL QUI. SCADENZA ISCRIZIONI 21 GIUGNO 2018   Morena Luciani Russo è artista rituale, suonatrice di tamburo e ricercatrice del sacro femminile, maggiori info QUI   ]]> http://www.associazionelaima.it/27-giu-cerimonia-di-luna-piena-con-morena-luciani-russo/feed/ 0 18 apr, Torino- Cerchia delle Lune http://www.associazionelaima.it/18-apr-torino-cerchia-delle-lune/ http://www.associazionelaima.it/18-apr-torino-cerchia-delle-lune/#respond Sat, 07 Apr 2018 10:02:40 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5360   Dakini– Opera di Tenzin Norbu Dolpo 18 aprile 2018, h 20.00 Circolo Garibaldi, Torino “Non restare sola, cerca il tuo cerchio di donne!”   Carissime,  abbiamo creato da diversi anni una cerchia di donne di Torino e provincia che si riunisce ogni mese in prossimità della luna piena o in alcuni casi della luna nuova. E’ una cerchia di tipo estatico, in cui scambiare canti, danze, meditazioni e dare spazio alla creatività sciamanica femminile. Una cerchia è un luogo di forza che ha permesso a molte di noi di non sentirsi sole e ci riconnette al filo arcaico delle nostre nonne, bisnonne e antenate, il filo che la cultura patriarcale ha interrotto. E’ una visione profonda della politica e dello stare al mondo cercando soluzioni pratiche e benefiche per ciò che ci sta intorno. Apriamo la serata con la meditazione delle 5 Dakini, secondo la versione di Vicki Noble Si consiglia di portare: una campanella qualche oggetto che per noi è simbolicamente importante da mettere nel centro oltre che fiori frutta e tutto ciò che può portare bellezza cibo e bevande da condividere (ognuna porti bicchiere, piatto e posate, per evitare gli usa e getta) tamburi e/o sonagli (Se non possedete uno strumento a percussione, riempite di fagioli secchi o pietrine una lattina e chiudetela in un pezzo di stoffa) una coperta e un cuscino per stare comode a terra ATTENZIONE LA SEDE E’ VARIATA E CI RITROVIAMO PRESSO : CIRCOLO GARIBALDI VIA PIETRO GIURIA 56, TORINO VI CHIEDIAMO DI ARRIVARE ALLE H.20 CON PUNTUALITA’ per rispettare i tempi della sala e per permettere il ritorno in metro a chi non viene in auto. Prenotazioni inviando una mail QUI   CONTRIBUTO LIBERO, CONSIGLIATO 6 EURO SCADENZA ISCRIZIONI 12 aprile 2018   ]]> http://www.associazionelaima.it/18-apr-torino-cerchia-delle-lune/feed/ 0 4 Mag, Torino-La Signora del Cosmo e i simboli di bellezza femminile. Conferenza con Luisella Veroli http://www.associazionelaima.it/4-mag-torino-la-signora-del-cosmo-e-i-simboli-di-bellezza-femminile-conferenza-con-luisella-veroli/ http://www.associazionelaima.it/4-mag-torino-la-signora-del-cosmo-e-i-simboli-di-bellezza-femminile-conferenza-con-luisella-veroli/#respond Fri, 06 Apr 2018 06:45:04 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5339   La Signora del Cosmo e i Simboli di Bellezza Femminile Conferenza con Luisella Veroli    4 Maggio 2018, H. 20.30 Torino   “Le nostre antenate inventarono una commovente varietà di astuzie per educare i compagni ad abbandonare l’istinto predatorio, l’impulso a distruggere ciò che non si può sottomettere né divinizzare. Modellando statuette, dipingendo, ornando, ungendo e profumando se stessa e le sacre pietre della dea, la femmina imparava a diventare donna, iniziatrice di una civiltà intesa come rispetto del corpo e del cosmo.” (Luisella Veroli in Dal Cosmo alla cosmesi – La divina seduzione e l’arte del trucco dalla Preistoria al futuro)   In questo incontro, Luisella Veroli, libera ricercatrice in archeo-mitologia,  di ritorno dai  suoi  straordinari “scavi” in Turchia e Kurdistan ci illustrerà  le sue ultime scoperte. Ci farà inoltre partecipi in anteprima dello suo studio in corso d’opera presso un oratorio siciliano del 1600 decorato con statue esclusivamente femminili che rappresentano, oltre la madonna e dodici apostole in abiti di gala, altri archetipi della spiritualità femminile.    Perché le donne sono creatrici e portatrici di bellezza? In che modo questa prerogativa ha agito nei processi di evoluzione umana? Quali sono le dee che hanno incarnato la Signora del Cosmo? Alcuni degli interrogativi a cui la studiosa tenterà di dare risposta facendo dialogare mondo arcaico e contemporaneità. INFO E PRENOTAZIONI MAIL: scrivere QUI  (per favore inserite un indirizzo email corretto, se no sarà impossibile rispondervi)   LUOGO: Saremo ospiti dell’ associazione ASAI, via Sant’Anselmo 27/e. Torino   CONTRIBUTO CONTRIBUTO LIBERO, CONSIGLIATO 5 Euro. Per partecipare è necessaria la prenotazione via mail.   SCADENZA ISCRIZIONI 24 Aprile 2018 ******************************* Luisella Veroli, è autrice di “Prima di Eva – Sui sentieri dei luoghi di culto della Grande Dea” ( 2000 e 2010)e curatrice scientifica dell’omonima mostra di oggetti di culto della Grande Dea nell’arte preistorica. Prima biografa di Alda Merini, ne ha curato “Reato di vita – Autobiografia  e poesia” (1994 e 2009). In Alda Merini “Ridevamo come Matte” (2011), da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale, racconta del suo intenso e creativo rapporto con la poetessa. Nel 2016 ha pubblicato il suo ultimo testo “Dal Cosmo alla Cosmesi“.           ]]> http://www.associazionelaima.it/4-mag-torino-la-signora-del-cosmo-e-i-simboli-di-bellezza-femminile-conferenza-con-luisella-veroli/feed/ 0 28 Mar-Torino, Cerchia delle Lune http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-marzo18/ http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-marzo18/#respond Wed, 14 Mar 2018 09:26:41 +0000 http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-febbraio18-copy/ © Anna Lami 28 Marzo 2018, h 20.00 Circolo Garibaldi, Torino “Non restare sola, cerca il tuo cerchio di donne!” É questo il periodo dell’anno in cui tutto, dopo la quiete invernale, si risveglia! Siamo giunte all’equinozio di primavera, iniziamo a percepire i primi segni di questa rinascita, respirandoli nell’aria. Ci ritroviamo per partecipare, accogliere e ringraziare questa rinascita che avviene fuori e dentro di noi, nelle nostre vite e nelle nostre case! Diamo il benvenuto a queste nuove energie vestendoci di verde, bianco o giallo. Vi chiediamo di portare: -un uovo crudo ( chi riesce può dipingerlo con simboli primaverili e di buon auspicio per la Madre Terra) -una candelina e un porta candelina -un quadrato di stoffa di cotone bianca o verde o gialla (20×20) -un nastrino degli stessi colori -pennarello – 3 erbe (una manciata) a scelta tra queste: Salvia, Rosmarino, Alloro, Artemisia, Cardo, Pepe nero, Anice; -se si vuole: una piccola pietra nera grande come un polpastrello (es.ossidiana, tormalina o un sassolino purché piccolo e nero) Apriamo la serata con la meditazione delle 5 dakini secondo la versione di Vicki Noble.  PER COLORO CHE NON HANNO MAI PARTECIPATO: Carissime,  abbiamo creato da diversi anni una cerchia di donne di Torino e provincia che si riunisce ogni mese in prossimità della luna piena o in alcuni casi della luna nuova. E’ una cerchia di tipo estatico, in cui scambiare canti, danze, meditazioni e dare spazio alla creatività sciamanica femminile. Una cerchia è un luogo di forza che ha permesso a molte di noi di non sentirsi sole e ci riconnette al filo arcaico delle nostre nonne, bisnonne e antenate, il filo che la cultura patriarcale ha interrotto. E’ una visione profonda della politica e dello stare al mondo cercando soluzioni pratiche e benefiche per ciò che ci sta intorno. Si consiglia di portare: una campanella qualche oggetto che per noi è simbolicamente importante da mettere nel centro oltre che fiori frutta e tutto ciò che può portare bellezza cibo e bevande da condividere (ognuna porti bicchiere, piatto e posate, per evitare gli usa e getta) tamburi e/o sonagli (Se non possedete uno strumento a percussione, riempite di fagioli secchi o pietrine una lattina e chiudetela in un pezzo di stoffa) una coperta e un cuscino per stare comode a terra ATTENZIONE LA SEDE E’ VARIATA E CI RITROVIAMO PRESSO : CIRCOLO GARIBALDI VIA PIETRO GIURIA 56, TORINO VI CHIEDIAMO DI ARRIVARE ALLE H.20 CON PUNTUALITA’ per rispettare i tempi della sala e per permettere il ritorno in metro a chi non viene in auto. Prenotazioni inviando una mail QUI   CONTRIBUTO LIBERO, CONSIGLIATO 6 EURO SCADENZA ISCRIZIONI 25 Marzo 2018           ]]> http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-marzo18/feed/ 0 28 Feb-Torino, Cerchia delle Lune http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-febbraio18/ http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-febbraio18/#respond Thu, 15 Feb 2018 13:24:20 +0000 http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-gennaio18-copy/     Autrice/autore sconosciuto   YES WE BAAAMM! 28 Febbraio 2018, h 20.00 Circolo Garibaldi, Torino “Non restare sola, cerca il tuo cerchio di donne!” In quest’ultima parte dell’inverno prima di spuntare i semi allungano le loro radici in profondità. Noi come loro cerchiamo la nostra identità andando anche ad esplorare le nostre maschere. Vi chiediamo di portare un’immagine o un’oggetto che per voi risponda simbolicamente alle seguenti frasi (un oggetto per ogni frase): – Quello che sento di essere – Quello che gli altri dicono che io sia – Quello che gli altri si aspettano che io debba essere – Quello che io tenets di dover essere Portate un telo o una coperta leggera Apriamo la serata con la meditazione delle 5 dakini secondo la versione di Vicki Noble.  PER COLORO CHE NON HANNO MAI PARTECIPATO: Carissime,  abbiamo creato da diversi anni una cerchia di donne di Torino e provincia che si riunisce ogni mese in prossimità della luna piena o in alcuni casi della luna nuova. E’ una cerchia di tipo estatico, in cui scambiare canti, danze, meditazioni e dare spazio alla creatività sciamanica femminile. Una cerchia è un luogo di forza che ha permesso a molte di noi di non sentirsi sole e ci riconnette al filo arcaico delle nostre nonne, bisnonne e antenate, il filo che la cultura patriarcale ha interrotto. E’ una visione profonda della politica e dello stare al mondo cercando soluzioni pratiche e benefiche per ciò che ci sta intorno. Si consiglia di portare: una campanella qualche oggetto che per noi è simbolicamente importante da mettere nel centro oltre che fiori frutta e tutto ciò che può portare bellezza cibo e bevande da condividere (ognuna porti bicchiere, piatto e posate, per evitare gli usa e getta) tamburi e/o sonagli (Se non possedete uno strumento a percussione, riempite di fagioli secchi o pietrine una lattina e chiudetela in un pezzo di stoffa) una coperta e un cuscino per stare comode a terra ATTENZIONE LA SEDE E’ VARIATA E CI RITROVIAMO PRESSO : CIRCOLO GARIBALDI VIA PIETRO GIURIA 56, TORINO VI CHIEDIAMO DI ARRIVARE ALLE H.20 CON PUNTUALITA’ per rispettare i tempi della sala e per permettere il ritorno in metro a chi non viene in auto. Prenotazioni inviando una mail QUI   CONTRIBUTO LIBERO, CONSIGLIATO 6 EURO SCADENZA ISCRIZIONI 25 Febbraio 2018           ]]> http://www.associazionelaima.it/cerchia-delle-lune-febbraio18/feed/ 0 In memoria di Sandra Schiassi http://www.associazionelaima.it/in-memoria-di-sandra-schiassi/ http://www.associazionelaima.it/in-memoria-di-sandra-schiassi/#respond Wed, 07 Feb 2018 10:42:02 +0000 http://www.associazionelaima.it/?p=5305 Sandra Schiassi, Attivista Spiraleggiante dell’Associazione Armonie di Bologna ci ha improvvisamente lasciate. La vogliamo ricordare pubblicando l’intervento che fece nel 2014 al convegno che organizzammo a Roma “Marija Gimbutas. Vent’anni di Studi sulla Dea”. I nostri tamburi suonano per te Sandra! Con affetto da tutta Laima.   Sandra Schiassi, Convegno “Marija Gimbutas”, Foto di Anna Lami   Parto dall’inizio della mia attività politica: un po’ di movimento antiautoritario, un po’ di movimento hippy, le occupazioni al liceo, poi all’università, qualche anno in potere operaio poi finalmente arriva il movimento femminista, da cui non sono uscita nemmeno dopo che ho conosciuto la Marija. Finalmente l’analisi dei suoi reperti provava che un mondo non sessista era possibile. L’avevo sempre sognato. Alle Armonie, centro di donne che ho contribuito a creare proprio 20 anni fa, pensiamo che questa nuova conoscenza vada diffusa. Abbiamo organizzato tre convegni sulla dea, nel 2000 “Il Mito e il Culto della Grande Dea. Transiti, metamorfosi, permanenze”, nel 2004 “Dopo la Dea”, nel 2005 “Libri di Donne, Libri di Dee”. Continuiamo a cercare nella nostra storia passata strumenti per cambiare questo presente. Marija Gimbutas irrompe alle Armonie di Bologna. Circa a metà degli anni ‘90, mentre si tornava a gruppetti da una manifestazione femminista, l’Anna Draghetti mi raccontò una storia pazzesca. Una sua amica archeologa le aveva detto che era uscito un libro “esplosivo”. L’autrice, Marija Gimbutas, sosteneva che, fino a tutto il neolitico, dio era una donna. Una parte di me lo sospettava da tempo. Era dagli anni ‘70 che molte di noi femministe cercavano una roba del genere nei libri di Fromm, di Graves, di Malinowski. Cercavamo le prove dell’esistenza nel passato di una società non sessista, pacifica ed egualitaria. Vado subito in libreria per comprare questo libro, Il Linguaggio della Dea, ma costa centomila lire. Esito, ma interviene provvidenzialmente la Raffaella Lamberti che me lo regala, dicendosi sicura che ne avrei diffuso i contenuti. Lo lessi di corsa e cominciai a parlarne con le compagne dentro e fuori Armonie. Scrissi anche un articolo sulle Voci della Luna, una rivista d’arte e poesia diretto da una mia amica, Vittoria Garavagli. Le idee della Gimbutas avevano “le gambe”, correvano da sole. Bastava parlarne a una riunione e tutte andavano a cercare il libro che nel frattempo purtroppo era esaurito e non si parlava di ristampa. Decidemmo ad Armonie di organizzare un convegno sulla dea, approfittando dei fondi nel 2000 per Bologna, in quell’anno Città della Cultura. Fu una due giorni esaltante per i contenuti e anche perché parteciparono tantissime donne. Molto diverse da noi, funzionarono come finestre spalancate che fanno entrare oratorio nuova ed eccitante. Conoscemmo la Percovich, conoscemmo magiste, sacerdotesse, streghe, pagane, wicca. È stato un periodo glorioso, spesso sveglie fino a tardi a discutere, cercavamo di ricostruire la storia delle donne, fuori dalle censure e dalle menzogne del patriarcato. Le nuove conoscenze diventarono amicizie. Facciamo un secondo convegno dove tutti i legami si stringono ulteriormente. Impariamo cose nuove, nuovi punti di vista e dove riusciamo a convincere Chiara Orlandini a ristampare il libro di Marija, tradotto da Selene Ballerini e tutte possiamo ascoltare gli ululati di Michela Zucca contro gli inquisitori durante la caccia alle streghe e lo stupendo balbettio profetico sugar di Mary Daly che ci lasciò quasi tutte in trance. Non ci fermiamo, facciamo il terzo convegno per presentare tre libri di donne che amiamo: Luciana Percovich, Mary Daly e Viki Noble. Il titolo fece scuola, ce l’hanno copiato in tante: “Libri di donne libri di dee”. Alcuni mesi prima la Percovich ci aveva invitate in Valsevaranche, dove avevamo passato due giorni interi a ballare con sciamane e sciamani venut* da tutto il mondo e lì mi regalò la cassetta (i DVD non erano ancora diffusissimi) di un mucosa su Marija Gimbutas, Signs out of Time. Era in inglese, la Luisa Vicinelli lo tradusse, mio figlio fece i sottotitoli e io mi occupai di riassumere il testo che in molti casi era troppo lungo. Ne facemmo un dischetto grazie al contributo di Simona Lembi, allora assessora alle pari Opportunità in Provincia e facemmo la prima alla Festa dell’Unità e vennero donne da tutta Italia. Abbiamo fatto tantissime proiezioni nei luoghi più disparati e abbiamo fatto un sacco di copie del dischetto da regalare a tutte quelle che ce lo chiedevano. (Ora è edito ufficialmente da Psiche2 di Torino col titolo Segni fuori dal Tempo e una introduzione di Luciana Percovich, ndc). Per fortuna, e lo dico con triste ironia, quel periodo intenso ed esaltante è finito, altrimenti saremmo schiattate di fatica. Sono emersi conflitti e ci siamo ritrovate divise tra le femministe tradizionali e quelle del sacro femminile e le divisioni crescevano anche all’interno di entrambe le fazioni. Furono brutti momenti in cui la rottura drammatica sembrava l’unica soluzione ai conflitti. Io ero tra quelle che continuavano a barcamenarsi. Partecipavo alle assemblee di donne su aborto e contraccezione, contro gli obiettori e contro la violenza alle donne. Nello stesso tempo celebravo le feste dell’anno, facevo i cerchi e i voli sciamanici, divinavo con gli astri … Dall’anno scorso ho cominciato ad andare in due scuole elementari a parlare della dea ai bimbi di terza, quelli che fanno preistoria. Per me è stata un’esperienza illuminante. Mi presento con qualche copia delle statuine (compresa quella di Willendorf), qualche libro e un manifesto. Mi fermo un’ora e parlo della società non sessista del paleolitico e del neolitico, cioè quando le donne non erano escluse né dalla gestione della cosa pubblica, né dall’amministrazione del culto, quando le armi non venivano riprodotte sui manufatti, quando le tombe non erano molto differenziate. Parlo quindi di una società non militarista e tendenzialmente egualitaria. Parlo della sacralità del corpo, soprattutto di quello femminile, perché nella pancia fa crescere i bambini e li nutre con il seno. I bimbi guardano le statuine con curiosità e senza imbarazzo. Hanno ancora il senso del sacro. Nella manovra di avvicinamento tra le due fazioni ci metterei anche la manifestazione del 25 novembre, quando siamo riuscite a sostituire con i nostri tamburi il tradizionale camioncino con musica e microfono e a terminare il corteo con un enorme cerchio sciamanico in Piazza Maggiore. Adesso c’è in giro un’altra proposta che spero si realizzi. Una compagna delle Armonie ha pensato di sostituire i vecchi presidi nei luoghi dove la violenza viene esercitata sulle donne. Vorremmo celebrare in quei posti e in quelli molto visibili le notti di luna piena con danze e tamburi. Con un po’ di magia tenets che ce la faremo.                 Ospiti Convegno “Marija Gimbutas. Vent’anni di Studi sulla Dea.” Foto di Anna Lami ]]> http://www.associazionelaima.it/in-memoria-di-sandra-schiassi/feed/ 0